L'amore al tempo (triste) dell'Alzheimer: a San Valentino al cinema non c'è solo Silvio Muccino e le passioni giovani. Esce domani in 20 copie il tenero e tragico Lontano da lei , il film di Sarah Polley passato un anno fa al festival di Berlino e recentemente a quello di Torino, che ha messo in corsa seriamente Julie Christie per l'Oscar come migliore attrice protagonista.
Hanno i capelli bianchi, un cottage meraviglioso in riva al lago, la voglia di stare insieme e di fare l'amore dopo 50 anni e una vita coniugale anche burrascosa alle spalle, l'ex professore universitario Grant (Gordon Pinsent) e l'ancora stupenda Fiona (Julie Christie). Continuano a dividere con ironia e voglia di vita la piccola quotidianità, di fare passeggiate solitarie con gli sci ai piedi per la natura innevata di quel paradiso, ricevere gli amici, fin quando lei non comincia ad avere vuoti di memoria, segnale inesorabile della malattia degenerativa che l'ha colpita: il morbo di Alzheimer. Il film comincia a prendere tutta un'altra strada: il ricovero in una clinica di lusso, la perdita di memoria sempre più invalidante, ma un colpo di scena è in arrivo: Fiona si innamora perdutamente di Aubrey, malato come lei, e trova una nuova voglia di vivere.
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